Soliera Imballaggi e logistica spingono la Chimar a quota 62 milioni - Gazzetta di Modena Modena

2022-06-25 03:10:31 By : Ms. Rose wu

L’azienda di Limidi continua a crescere con oltre 500 addetti in 20 stabilimenti Il Covid non ha fermato l’ascesa. Arletti: «Grande attenzione ai temi ambientali»

SOLIERA Non solo imballaggi industriali ma una struttura logistica che ha consentito all’azienda un salto di qualità sui mercati internazionali del settore con una crescita che ha conosciuto una breve sosta soltanto nei mesi peggiori della pandemia. È il biglietto da visita della Chimar di Limidi di Soliera, impresa della famiglia Arletti: Giovanni, fondatore e presidente, il figlio Marco amministratore delegato. Lo stesso Giovanni Arletti ha raccontato come alcuni anni fa aveva preso corpo la scelta vincente di Chimar: «Intorno al 2007 – racconta Arletti – ci siamo resi conto che i clienti ci stavano chiedendo qualcosa di diverso: richiedevano servizi legati alla logistica e al confezionamento. Così negli anni abbiamo cambiato la natura della nostra offerta e dal packaging abbiamo abbracciato la logistica. Oggi pensiamo a tutto: dallo stoccaggio al carico, dal confezionamento al trasporto, dal montaggio al collaudo e allo sdoganamento. Offriamo un servizio completo che va dalla ricezione della merce alla sua classificazione, dall’imballaggio e confezionamento al trasporto e spedizione. Così abbiamo introdotto la parte di trasporti e di spedizione». Chimar si occupa di imballaggi industriali per trasporti via mare, via terra e via aerea. Casse con tavole accostate, casse in compensato, pianali o fodere, casse ultraleggere e riutilizzabili per computer, strumenti musicali, opere d’arte, attività sportive. E casse pieghevoli di ogni tipo. Con l’obiettivo primario di proteggere adeguatamente in prodotti con la logistica integrata, di confezionamento e di magazzino, e il packaging. Nemmeno il Covid ha fermato l’ascesa dell’azienda di Limidi: «Anche noi abbiamo avuto qualche difficoltà in fasi così difficili – ha detto Marco Arletti – ma abbiamo rimediato alle chiusure forzate prima con le ferie poi con un minimo utilizzo della cassa integrazione. Nel 2020 abbiamo perduto circa un 10% del fatturato ma nel 2021 abbiamo ripreso a crescere andando oltre il recupero di quanto si era perso». Un anno fa una nuova acquisizione nel Veneto, quando Chimar ha definito l’operazione per la Nicolè Imballaggi, storica azienda di Conselve, in provincia di Padova, che si occupa della produzione di imballaggi e servizi di confezionamento. I mesi lasciati alle spalle hanno contribuito a rinvigorire il fatturato di Chimar fino a 62 milioni di euro, con un organico comprendente oltre 500 addetti che lavorano in 20 stabilimenti. Il Gruppo Chimar è attualmente composto dalle società Chimar spa, Cbm e Cps. Chimar vuole evidenziare l’attenzione strategica aziendale ai temi ambientali: «Il nostro approccio sull’ambiente – afferma Marco Arletti – è maturato nel tempo e non ci siamo accontentati solo di un prodotto green. Volevamo anche offrire un servizio in linea con la logica della sostenibilità. Così oggi adottiamo materiale da foreste con tagli legali e certificati: dove viene tolto un albero se ne ripiantano da tre a cinque di aggiuntivi. Abbiamo due certificazioni per legno e cartone. Scegliendo questa soluzione di imballo i clienti dimostrano sensibilità per l’ambiente». Nascono così gli imballaggi in legno, le soluzioni personalizzate, le scatole in cartone o le casse pieghevoli. E se in passato si abbondava nell’uso di materie prime, oggi grazie a strumenti hi-tech e ingegneristici di progettazione si ottimizzano le sezioni e quindi grazie a legno e cartone si risparmiano materiali naturali.l  

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