Chi produce più plastica nel mondo? - La Stampa

2022-09-24 03:07:14 By : Ms. Campbell lee

La voce de La Stampa

In testa la Cina col 29%, seguono l’Europa con il 19 e il Nord America con il 18. Scoperto un nuovo enzima capace di digerirla

La scoperta di un enzima in grado di digerire alcuni tipi di plastica apre nuove possibilità per risolvere uno dei maggiori problemi di inquinamento mondiali. Solo dieci giorni fa un capodoglio è stato trovato morto in Spagna per avere ingerito 29 kg di plastica .

Il Paese del mondo che produce la maggiore quantità di questo materiale è oggi la Cina. Alla Cina, secondo i dati dell’Associazione europea dei produttori di plastica fa capo la produzione del 29% del totale delle materie plastiche nel 2016. Al secondo posto c’è l’industria europea, con il 19%, seguita dai Paesi del Nord America, con il 18%. L’Asia nel complesso produce addirittura la metà di tutta la plastica del mondo, mentre l’Africa e il Medio Oriente insieme arrivano solo al 7% e l’America Latina al 4%. Anche in questo campo la Cina ha conquistato il primato recentemente, mentre dieci anni fa era il terzo produttore, dietro America del Nord ed Europa. L’Europa, invece, produce più di quanto consuma e ha un saldo positivo tra esportazioni e importazioni di plastica.

La produzione mondiale è in continua crescita ed è arrivata due anni fa a 335 milioni di tonnellate contro le 322 dell’anno precedente, con un aumento del 4%. Dieci anni fa, nel 2009, i milioni di tonnellate erano 250, all’inizio del nuovo millennio circa 200 e nel 1989 erano ancora 100. Il 1990 è stato l’anno in cui la produzione di plastica ha superato quella di acciaio, che pure ha continuato e continua a crescere.

Le plastiche sono in realtà una grande famiglia di tanti prodotti diversi. La plastica più diffusa e prodotta al mondo è il polietilene (PE), quello dei sacchetti della spesa oggi fuorilegge in Europa e dei sacchi per la raccolta indifferenziata dei rifiuti, che da solo vale un terzo del totale. Il polietilene tereftalato (PET), cioè quello delle bottiglie dell’acqua, quello che il batterio appena scoperto sarebbe in grado di degradare in poco tempo, rappresenta invece solo il 7,7% della produzione.