Depolimerizzazione di film barriera in PET

2022-08-20 02:37:03 By : Ms. Sandra Liang

Il gruppo chimico belga Solvay e Carbios hanno condotto test di depolimerizzazione enzimatica su un film multistrato in PET contenente uno strato barriera in cloruro di polivinilidene (PVDC, nello specifico Diofan di Solvay), volti a valutare la compatibilità di questa struttura con il processo di riciclo enzimatico sviluppato dalla società francese. I risultati hanno mostrato che mentre il PET viene completamente scomposto nei suoi costituenti base, il PVDC resta inalterato e non interferisce con il processo di depolimerizzazione enzimatica.

Il processo sviluppato da Carbios opera con enzimi che sono in grado di scomporre le molecole di PET nei loro monomeri costituenti, da reimpiegare, previa purificazione, nella produzione di nuove resine poliesteri con caratteristiche e proprietà pari al vergine. La tecnologia utilizza temperature moderate, ideali in presenza di PVDC, e può essere applicata al recupero di rifiuti sia post-industriali che post-consumo.

“Sebbene il PVDC sia stato a lungo utilizzato per il rivestimento di film in PET destinati agli imballaggi flessibili per alimenti, dove offre proprietà barriera eccezionali - afferma Guruprasad Sivakumar, Head of Marketing for Consumer, Healthcare and Environment di Solvay -, queste strutture multistrato sono state messe sotto accusa in tema di riciclabilità. È qui che la tecnologia di Carbios può rivelarsi un punto di svolta. Fornendo una soluzione fattibile e sostenibile per la gestione del fine vita di questi imballi, può aiutare l'industria a chiudere il cerchio dei film in PET rivestiti con PVDC ed estendere l'utilizzo dei nostri polimeri speciali ad alta barriera in altri mercati, come il confezionamento di prodotti farmaceutici".

"Il nostro approccio enzimatico supera i limiti di altri processi di riciclo - aggiunge Alain Marty, Chief Scientific Officer di Carbios -. I trattamenti termomeccanici convenzionali richiedono rifiuti puliti e monomateriale, mentre il riciclo chimico o pirolitico ad alta temperatura non può essere utilizzato per valorizzare il materiale ancora presente in molte applicazioni a fine vita. Come prima soluzione di riciclo di complesse strutture multistrato, come i film in PET rivestiti in PVDC, il nostro processo enzimatico fornisce un contributo significativo per aiutare la plastica a diventare più circolare. Lo studio congiunto con Solvay mostra anche cosa si può ottenere collaborando a un obiettivo comune, a vantaggio di tutti gli operatori della filiera".

Dopo aver avviato l'anno scorso a Clermont-Ferrand, in Francia, il primo impianto dimostrativo per il bioriciclo di PET (leggi articolo), Carbios ha deciso di accelerare lo sviluppo industriale del processo costruendo il primo impianto su scala commerciale in Francia, in collaborazione con il gruppo thailandese Indorama Ventures (leggi articolo). © Polimerica -  Riproduzione riservata

Sirmax Group, con headquarter Sirmax S.p.A. a Cittadella (PD) e consociate Microtec Srl e SER Srl, è il primo produttore europeo non integrato, tra i primi al mondo di compound di polipropilene.

Attiva dagli anni ’60, vanta oggi sei stabilimenti produttivi in Italia – Cittadella (PD), Tombolo (PD), Isola Vicentina (VI), San Vito Al Tagliamento (PN), Salsomaggiore Terme (PR), Mellaredo di Pianiga (VE) –, due in Polonia (2006-2019), uno in Brasile (2012), due in USA (2015-2019), due in India (2017), un ufficio commerciale a Milano, filiali estere in Francia, Spagna e Germania.

Sirmax ha conquistato importanti quote di mercato in Europa, Americhe e Asia, diventando così un riferimento globale per il mercato internazionale.

Viale dell'Artigianato, 42 - 35013 Cittadella (PD) Tel: +39 049 9441111 - Fax: +39 049 9441112 Web: www.sirmax.com/it/ - Email: info@sirmax.com

La Niederwieser Spa – Divisione Flexible Films Converting, con sede a Campogalliano (MO), è un’azienda specializzata nel converting di film plastici con produzione e commercializzazione di un’ampia gamma di film e buste per il confezionamento sottovuoto, in ATM, termoformatura e flow pack per il settore food e non – food.

Nata nel 1978 è membro del Niederwieser Group, una realtà che racchiude al suo interno sia il mondo del food packaging che quello della machinery. Dall’Italia alla Germania, le altre due divisioni vedono la Niederwieser Div. Machinery and Service con sede a S. Giacomo di Laives (BZ) leader italiana nella commercializzazione di macchinari industriali per la lavorazione di prodotti alimentari (con i marchi Weber, Textor e Tipper Tie) e la VF Verpackungen Gmbh con sede a Sulzberg, oggi fra i più importanti player europei nell’estrusione di film flessibili multistrato a media e alta barriera.

Unendo creatività italiana e tecnologia tedesca, il Gruppo copre tutta la filiera produttiva: tre sedi in Europa, 120 milioni di euro di fatturato e più di 1700 clienti serviti in tutto il mondo.

Via Zamboni , 14 - 41011 Campogalliano (MO) Tel: +39 059 852 500 Web: http://www.niederwiesergroup.com - Email: marketing@niederwiesergroup.com

Via Gasdotto, 25 - 36078 Valdagno (VI) Tel: 0445/951375 - Fax: 0445/953964 Web: www.gpdipiazzon.it - Email: info@gpdipiazzon.it

Con 25 siti produttivi situati in 17 paesi in tutto il mondo, Ampacet Corporation è leader di mercato in soluzioni Masterbatches innovative.  Con 2 stabilimenti locali situati a Telgate e Busto Garolfo, Ampacet offre in Italia un supporto tecnico e analitico approfondito con servizi di color matching veloci e puntuali e consegne flessibili.

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Un estrusore bivite da banco consente di mettere a punto composti polimerici innovativi utilizzando processi scalabili e riducendo il consumo di materie prime e di spazio in laboratorio.

Un controllo qualità affidabile è essenziale per ottenere prodotti plastici di alta qualità attraverso l'ottimizzazione dei costi di produzione. Le soluzioni proposte da Bruker.

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