L’Unical stanzia altri 6 milioni per assicurare le borse di studio agli studenti - QuiCosenza.it

2022-05-14 18:12:37 By : Mr. Lynn Gao

L’ateneo erogherà i finanziamenti entro l’anno. Lo scorrimento della graduatoria avverrà ad aprile. Il Rettore: «Ora servono misure strutturali»

ARCAVACATA (CS) – Anche quest’anno – è il terzo consecutivo – l’Università della Calabria utilizzerà risorse del proprio bilancio per garantire la borsa di studio a tutti gli studenti aventi diritto. Il Consiglio d’Amministrazione, su proposta del rettore Nicola Leone, ha approvato nella seduta di giovedì lo stanziamento di quasi 6 milioni di euro che serviranno ad anticipare i fondi di competenza regionale. Grazie alla decisione della governance d’ateneo, riceveranno la borsa di studio altri 2.200 idonei, che finora erano risultati non beneficiari. In totale, saliranno quindi a oltre 6.800 le borse di studio erogate dall’Unical per l’anno accademico 2021/2022, per una spesa complessiva superiore ai 24 milioni di euro.

La normativa nazionale in materia di diritto allo studio prevede che le borse destinate agli studenti meritevoli e in condizioni di svantaggio economico vengano sostenute da fondi statali (Fis), dal gettito derivante dalla tassa per il diritto allo studio e da risorse proprie delle Regioni, pari ad almeno il 40 per cento del contributo erogato dal ministero (pena una decurtazione sul fondo dell’anno successivo). L’impegno regionale a stanziare somme superiori al 40 per cento vale, inoltre, l’accesso alla quota premiale del Fis, che significherebbe quindi più risorse per gli studenti calabresi.

In Calabria il raggiungimento del pieno diritto allo studio – nel rispetto quindi delle previsioni nazionali – è una conquista piuttosto recente. È solo dall’anno accademico 2017/2018, con la precedente governance, che l’Unical ha potuto garantire la copertura del 100 per cento delle borse di studio, grazie all’aumento dello stanziamento della Regione, fino a quel momento piuttosto risicato. Una conquista, però, che non si è consolidata. Per gli anni successivi – e in realtà solo fino al 2019/2020, avvio del mandato del rettore Nicola Leone – le borse sono state assicurate quasi esclusivamente con i fondi statali e regionali, come previsto dalla legge. Dal 2019/2020, vista l’insufficienza dei finanziamenti esterni, l’Unical ha dovuto far ricorso a risorse del proprio bilancio, con un impegno importante e significativo, per garantire a tutti gli aventi diritto i benefici e i servizi assegnati dalle norme e scongiurare l’ennesima discriminazione territoriale. Quello che sarebbe accaduto è che, a parità di condizioni, gli studenti calabresi si sarebbero visti negare un diritto, assicurato invece in altre regioni.

Quest’anno, in particolare, l’Unical aveva già messo a disposizione per il diritto allo studio una tranche pari a 2,6 milioni di euro che, insieme alle risorse provenienti da Fis e Tassa per il diritto allo studio, hanno determinato una iniziale disponibilità di circa 18 milioni di euro. Pubblicate le graduatorie, è emerso un fabbisogno maggiore di risorse che ha portato l’ateneo a mettere in campo altri 6 milioni di euro per consentirne il completo scorrimento. Somme che si aggiungono ai 2 milioni di euro anticipati nell’aprile del 2021 e in attesa di rimborso.

Le interlocuzioni con la Regione degli ultimi giorni sono state, ad ogni modo, rassicuranti. La vicepresidente con delega all’Università Giuseppina Princi ha garantito l’erogazione di una prima tranche di 2 milioni di euro destinata all’Unical, con saldo entro la fine dell’anno.

Accogliendo l’impegno della Regione, l’ateneo ha ritenuto necessario e urgente intervenire subito, con risorse proprie, per non prolungare ulteriormente l’attesa degli studenti idonei e ancora non beneficiari. Ma non solo. Il ministero rileverà infatti il grado di copertura delle borse assegnate agli studenti calabresi al 30 aprile e ripartirà sulla base di questi dati il prossimo Fis: il mancato raggiungimento della soglia del 100 per cento nell’erogazione delle risorse avrebbe comportato un taglio del finanziamento.

«Non posso non esprimere soddisfazione per questo risultato – dice il rettore Nicola Leone – Siamo riusciti a garantire anche quest’anno la copertura del 100 per cento delle borse di studio, rispettando il diritto dei nostri studenti ed evitando tagli alla Regione sul Fis del prossimo anno. Ringraziamo la Regione, e in particolare la vicepresidente Princi, per la sensibilità dimostrata su questo tema. È necessario ora lavorare per adeguare la legge regionale per il diritto allo studio: occorre rendere strutturali le fonti di finanziamento, definire i criteri di riparto e i tempi di erogazione. Garantire agli studenti un diritto sancito dalla Costituzione non può più essere una corsa ad ostacoli. Anche su questo, del resto, si gioca la competizione con altre regioni verso cui ancora oggi migrano tanti giovani calabresi: nell’anno accademico 2019/2020 il 47 per cento dei nostri universitari risultava iscritto fuori. Si faccia sì che diventi possibile scegliere di restare in Calabria non solo per la formazione d’eccellenza che l’università è in grado di erogare, ma anche per il puntuale rispetto delle tutele e dei diritti previsti dalla nostra legge fondamentale».

Le procedure per lo scorrimento della graduatoria degli idonei alla borsa di studio saranno avviate già nei prossimi giorni. I nuovi beneficiari riceveranno la quota in denaro a partire dagli inizi di maggio.

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Nell’ambito dell’upgrade tecnologico dell’acceleratore, sono stati installati infatti sistemi altamente innovativiI interamente progettati nell’Ateneo

RENDE (CS) – Dopo circa tre anni di upgrade tecnologici, il CERN di Gineva ha riacceso i motori del Large Hadron Collider (Lhc), l’acceleratore di particelle più grande al mondo. Il potenziamento ha permesso di incrementare l’energia dei fasci di particelle e la luminosità nei punti di collisione, con l’obiettivo di ricreare e studiare con maggiore accuratezza i meccanismi di formazione dell’Universo negli istanti immediatamente successivi al Big Bang.

Un progetto ambizioso in cui anche l’Università della Calabria ha avuto un suo ruolo. Nell’ambito dell’upgrade tecnologico dell’acceleratore, sono stati installati infatti sistemi altamente innovativi per la connessione meccanica di componenti core dell’acceleratore, interamente progettati e sviluppati all’Unical nell’ambito di un progetto di collaborazione pluriennale con il CERN.

La collaborazione è nata nel 2014, il coordinatore scientifico del progetto è il professor Carmine Maletta del Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale dell’Unical. Il programma è stato avviato con un dottorato di ricerca svolto dal dottor Fabrizio Niccoli, attualmente ricercatore presso l’ateneo.

I ricercatori Unical hanno sviluppato per il Large Hadron Collider del CERN un innovativo sistema di giunzioni meccaniche per sistemi di vuoto ultra alto, basati su materiali metallici intelligenti a memoria di forma: componenti in grado di modificare la propria forma e le proprie dimensioni tramite variazioni di temperatura di alcune decine di gradi.

Si tratta, in particolare, di sistemi di accoppiamento smontabili per giunzioni bi-metalliche (titanio-acciaio) in zone dell’acceleratore (dump windows) altamente radioattive. I sistemi smart sviluppati hanno permesso di sostituire le costose tecnologie di giunzione convenzionali basate su complesse saldature e brasature per applicazioni da vuoto, non prive di forti limitazioni operative. L’utilizzo dei sistemi di connessione smart in tali zone permette di semplificare enormemente le fasi di montaggio e smontaggio, nonché di ridurre in maniera significativa l’esposizione del personale durante le operazioni di manutenzione, grazie alla possibilità di attivazione e controllo da remoto. Inoltre, le particolari doti di leggerezza e compattezza rendono tali tecnologie estremamente utili non solo per applicazioni nel campo della fisica delle alte energie (acceleratori elettroni-positroni, generatori di luce di sincrotrone, etc.) ma anche nei moderni sistemi di medicina nucleare.

Nell’ambito del progetto nel 2019 è nata la startup innovativa 2SMArtEST, riconosciuta come spin-off Unical e formalmente supportata dal CERN, con la missione di valorizzare i risultati tecnologici e le competenze maturate all’interno del programma di collaborazione Unical-CERN.

La startup 2SMArtEST si pone l’obiettivo di “traghettare” il capitale di conoscenze sviluppate in ambito ricerca e sviluppo verso la produzione e le applicazioni industriali. Ad oggi, 2SMArtEST è fornitore ufficiale e unico del CERN per le tecnologie di connessione smart sviluppate.

All’Università della Calabria presentato il “Primo rapporto sul turismo delle radici in Italia” di Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera

ARCAVACATA (CS) – Potrebbe essere davvero un’ultima spiaggia per i tanti piccoli borghi che si stanno spopolando o, almeno, volendo essere un po’ più ottimisti, una grande possibilità; il riferimento è al turismo delle radici, alimentato dalla voglia di conoscere i luoghi ove risiedono le proprie origini. I dati mostrano quello che potrebbe essere un grande attrattore, a patto che si riesce ad intercettarlo.

All’Università della Calabria si è svolto un incontro nel corso del quale è stato presentato il ‘Primo rapporto sul turismo delle radici in Italia’ di Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera. La presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni testimonia l’interesse nei confronti di questo comparto. I dati, i riferimenti e gli strumenti esistono. Bisognerà ora dare concretezza alle idee, quel passaggio in cui spesso la politica di è smarrita.

Si tratta di una piattaforma che cura ranking dedicati alla ricerca accademica nelle varie discipline, avvalendosi di un ampio database

RENDE (CS) – Cresce il numero di docenti dell’Università della Calabria inseriti tra i Top scientist da Research.com, una piattaforma accademica che cura ranking dedicati alla ricerca accademica nelle varie discipline, avvalendosi di un ampio database che contiene i profili di 27mila scienziati, i dati di oltre 1.200 conferenze e più di 950 riviste scientifiche.

Al momento i docenti presenti nella classifica sono 16, appartenenti a nove diverse aree disciplinari.

Il ranking viene elaborato sulla base dell’h-index, o indice di Hirsch, un indicatore che misura l’impatto scientifico di un autore sulla base del numero di pubblicazioni scientifiche e di citazioni ricevute. Research.com prende in considerazione solo ricercatori con un h-index molto elevato (da 30 a 40, in base all’area disciplinare) e ricava i dati da Microsoft Academics, il più grande database bibliometrico aperto.

Biologia e Biochimica – Tra i top scientist sono presenti i docenti Monica Rosa Loizzo e Cesare Indiveri. Le università censite in tutto il mondo sono mille.

Chimica – In quest’area si registra l’ingresso, tra i top scientist, del professor Bartolo Gabriele. Anche qui le università presenti nel ranking sono mille.

Elettronica e ingegneria elettrica – Tra i docenti con l’h-index più alto per l’area – che prende in considerazione 646 università in tutto il mondo – ci sono, per l’Unical, i docenti Giancarlo Fortino e Antonio Iera.

Genetica e biologia molecolare – Nel ranking dei migliori scienziati per quest’area disciplinare è presente il professor Giuseppe Passarino. In totale gli atenei presenti in classifica, in tutto il mondo, sono 537.

Informatica – Sono cinque i docenti Unical inseriti tra i top scientist. Nel ranking compaiono i professori Giancarlo Fortino, Nicola Leone, Alfredo Cuzzocrea, Domenico Talia e Antonio Iera. Sono 940 le università prese in considerazione.

Ingegneria e tecnologia – Qui tra i top scientist Unical compaiono i docenti Efrem Curcio, Felice Crupi e Francesca Guerriero. Gli atenei presenti nel ranking per questa categoria sono mille.

Ingegneria meccanica e aerospaziale – Tra i top scientist Unical sono nel ranking – in cui rientrano 431 atenei di tutto il mondo – i professori Giuseppe Carbone e Domenico Umbrello.

Matematica – In quest’area l’Unical è presente con il professor Yaroslav Sergeyev. Le università nel ranking sono 616.

Scienze della Terra – L’Unical è nel ranking con il professor Salvatore Critelli. Le università presenti, in totale, sono 625.

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